Per Responsabilità Sociale d’Impresa si intende, così come riportato nel Libro Verde della Commissione Europea, “l’integrazione su base volontaria, da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali e ambientali nelle loro operazioni interessate“.
Emerge quindi la necessità di sviluppare e perseguire piani industriali basati sulla sostenibilità sociale, economica e ambientale, far crescere le attività di formazione continua, la coerenza dell’agire, la condivisione che motiva, l’ascolto degli stakeholder, la comunicazione e l’informazione, la programmazione delle attività, la misurazione degli impatti per il territorio e per le comunità.
Secondo il 10° Rapporto CSR il 96% delle aziende italiane con almeno 80 dipendenti (su un campione di 400) si è affidato nel 2021 a iniziative di Corporate Social Responsibility e sostenibilità, nel 2019 erano il 92%. Cresce quindi l’attenzione delle imprese per la sostenibilità, cambiano le strategie e vengono considerate come irrinunciabili le attività legate alle responsabilità sociali, economiche e ambientali per non rimanere indietro sul mercato.
Tra le modalità di intervento più diffuse adottate dalle imprese per investire in CSR si confermano gli investimenti per migliorare il risparmio energetico (40%), quelli in nuove tecnologie per limitare l’inquinamento e migliorare lo smaltimento dei rifiuti (38%), le modifiche organizzative, di struttura, inclusione e servizi interni (36%) e, in crescita, le attività di formazione e collaborazione con le Università (30%).
I vantaggi riconosciuti dalle aziende intervistate sono relativi soprattutto al miglioramento della reputazione e dell’immagine corporate (44%), aumento del punteggio per la partecipazione alle gare (22%) e accesso alle agevolazioni di tariffe INAIL e/o alle agevolazioni IRES nel TUIR (33%). Significativo è l’aumento della motivazione del personale ed il conseguente miglioramento del clima interno segnalato dal 41% delle aziende intervistate, che incide di conseguenza sulla produttività dell’organizzazione, qualità e turn over dei collaboratori.
Uno degli elementi chiave dell’impresa socialmente responsabile risulta essere quindi l’attenzione per l’Inclusion, intesa come la capacità di costruire un ambiente dove ognuno sia benvenuto, rispettato, supportato e responsabilizzato per partecipare pienamente alle attività comuni, nella consapevolezza del grande potenziale che la diversità, se inclusa, può esprimere.
Secondo i dati forniti da una ricerca condotta da Diversity e Focus Management, 3 Italiani su 4 affermano di preferire, nel momento dell’acquisto, brand che si dimostrano maggiormente attenti alle tematiche sociali di Diversity Inclusion.
La ricerca tratteggia infatti uno scenario in cui etica e business sono strettamente connessi. Per essere appetibili sul mercato oggi, non basta puntare su servizi e prodotti di qualità, ma è indispensabile intercettare i valori di riferimento dei consumatori ed assumersi la responsabilità sociale di essi attraverso iniziative concrete.
In quest’ottica nasce il Progetto Integra promosso da INAIL e avviato da Asterisco: un percorso gratuito di formazione e informazione finalizzato a diffondere la conoscenza tra i datori di lavoro e i lavoratori delle tutele che l’ordinamento prevede per garantire la parità dei diritti dei lavoratori disabili, e soprattutto delle importanti misure di sostegno garantite da INAIL per il reinserimento e reintegro lavorativo del disabile da lavoro.
Interamente in e-learning, è rivolto a lavoratori, team HR, datori di lavoro e liberi professionisti operanti nelle regioni Toscana, Umbria, Sardegna e Sicilia e si terrà nelle seguenti date:
Mercoledì 26 Aprile – 13,30/ 17,30
Venerdì 28 Aprile – 09,30/12,30
Mercoledì 3 Maggio – 13,30/17,30
Venerdì 5 Maggio – 09,00/13,00
La sostenibilità sociale delle imprese è fatta di azioni concrete: compila il form per iscriverti e invita i tuoi colleghi o dipendenti!
